La meccanizzazione e la rivoluzione tecnologica in agricoltura che si sta verificando negli ultimi anni è proseguita nonostante la crisi pandemica, con un forte aumento degli investimenti.
Se la quota maggiore si è diretta verso l’investimento in macchine e attrezzature agricole, si è registrato anche un sensibile aumento della spesa per meccanismi di monitoraggio e controllo.
I programmi di Sviluppo Rurale e Piano transizione 4.0 hanno favorito questa spinta verso la meccanizzazione, che ad oggi rappresenta l’unica soluzione per la resilienza e la competitività del settore.
Un altro aspetto interessante è l’interesse delle aziende verso l’ecosostenibilità, con l’adozione delle relative innovazioni tecnologiche per la precisione di semina e lavorazione del terreno, nonché la mappatura di coltivazioni e terreni tramite sensori, centraline, satelliti e droni.
Il percorso della meccanizzazione e modernizzazione risulta comunque complesso dato la debolezza delle singole economie aziendali e degli ostacoli burocratici che spesso non tengono conto delle caratteristiche del settore di riferimento.
Per il 2022 sono queste le misure di cui approfittare:
- Credito di imposta 40% per macchine agricole con tecnologia 4.0
- Nuova Sabatini 10%, volta a sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali.
- Bando Inail, un contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento per i giovani agricoltori e del 40% per tutte le altre imprese agricole per importi compresi tra un minimo di 1.000 euro fino ad un massimo di 60.000 euro.
- Credito del Mezzogiorno 45%, contributo utilizzabile esclusivamente come credito per la compensazione delle spese tributarie sostenute tramite F24 come IVA, IMU, contributi previdenziali, mediante Entratel o Fisconline, cumulabile sia con la misura del credito d’imposta 2021 sia con Nuova Sabatini.
- Finanziamento a tasso agevolato con primo canone a 12 mesi.