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Dalla lunga siccità alle bombe d’acqua: i danni all’agricoltura

maltempo e agricoltura

Da caldo e siccità prolungata per poi passare improvvisamente a tempeste di grandine e vento, nubifragi, bombe d’acque.

L’estate 2022 si è resa protagonista di eventi climatici eccezionali che ha danneggiato campi e raccolti in tutta la penisola.

Le piogge intense ed improvvise non hanno portato alcun benefici ai terreni ormai secchi per la prolungata siccità, che in quanto tali non sono riusciti ad assorbire l’acqua. In tal modo l’acqua si è propagata per scorrimento provocando frane e smottamenti.

Coldiretti ha registrato danni in quasi tutte le regioni.
In particolare in Campania bombe d’acqua e grandine hanno provocate perdite fino all’80% nelle province di Avellino, Benevento e Caserta per quanto riguarda i raccolti di uva, olive e verdure di stagione.

In Emilia Romagna il maltempo ha colpito le province di Ferrara, Parma e Modena danneggiando i campi di mais pronti per la trebbiatura.

In Puglia grossi chicchi di grandi, anche del diametro di 3-4 cm e più, hanno danneggiato tendoni e impianti.

Le campagne toscane hanno registrato serre scoperchiate, perdita di decine di famiglie di api, notevoli perdite per i raccolti di oliveti, vigneti e ortofrutticoli.

Danni simili sono stati registrati anche in Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Lazio e veneto.

“Siamo di fronte – commenta Coldiretti – a un impatto devastante dei cambiamenti climatici che con il moltiplicarsi di eventi estremi tra siccità e nubifragi provocano vittime e danni che in agricoltura superano già i 6 miliardi di euro nel 2022, pari al 10% della produzione nazionale”.

Diventa indispensabile progettare opere di prevenzione, come la costruzione di bacini per raccogliere l’acqua piovana e gestirne l’utilizzo nei prolungati periodi di siccità.

Altresì, è sempre più importante porre l’attenzione sulla necessità di interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque.

“La gestione del rischio climatico è diventata una questione di primo piano per il futuro dell’agricoltura italiana, ma anche europea”., sottolinea così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, continuando “…è necessario un nuovo approccio alla questione, che comprenda la cura e la gestione del territorio con tutti i soggetti coinvolti, sfruttando anche le ricerche in materia di intelligenza artificiale e di elaborazione sempre più puntuale di modelli previsionali per contrastare, anche con forme di difesa attive, i fenomeni meteorologici estremi.”