Approfondimenti

Agevolazioni e contributi fiscali 2022 per l’acquisto di macchine agricole

La Quarta Rivoluzione Industriale e l’Industria 4.0

I tempi delle prime rivoluzioni industriali, in cui si produceva a discapito dell’incolumità dei lavoratori, sono finiti. I sindacati si sono impegnati e battuti, per più di un secolo, per i diritti e la sicurezza dei lavoratori, sebbene ancora oggi ci siano imprese che ignorano il concetto stesso di sicurezza sul lavoro. Ad oggi, a più di 200 anni dallo scoppio della prima rivoluzione industriale europea, in Italia stiamo assistendo a quella che si potrebbe definire la Quarta Rivoluzione Industriale. La Quarta Rivoluzione Industriale si pone come obiettivi una maggiore sicurezza sul lavoro unita a un ingente incremento della produzione agricola e della sua qualità, oltre a voler ridurre significativamente l’impronta ecologica.

Nasce, nello specifico, il concetto di smart factory, che vede il nascere di nuove tecnologie mirate a una produzione caratterizzata dal minor impatto inquinante possibile. Da questo concetto deriva quello di Industria 4.0, che prevede l’uso di nuove tecnologie, le tecnologie 4.0, volte a migliorare le condizioni di lavoro, creare nuovi modelli di business, aumentare la produttività degli impianti e migliorare la qualità dei prodotti.

  • Le agevolazioni per promuovere l’industria 4.0

Negli ultimi anni, è messo a disposizione dei lavoratori un crescente numero di fondi e agevolazioni fiscali atti a promuovere concepts come l’industria 4.0 o la presenza dei giovani e delle donne nell’imprenditoria, dando vita a diversi bandi di cui ti parleremo a breve.

Il settore agricolo, su cui ci concentreremo, rappresenta un tassello essenziale dell’economia italiana: incrementare la qualità delle materie prime e del settore agroalimentare è, dunque, fondamentale.

Credito d’imposta

La Legge di Bilancio 2022 ha apportato proroghe e modifiche al credito d’imposta, ovvero un credito verso lo Stato che riduce l’ammontare di debiti o imposte dovute e in alcuni casi viene restituito attraverso la dichiarazione dei redditi. Obiettivo principale è quello di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi ordinari e in tecnologia. Diamo uno sguardo al relativo contributo 2022:

  • Equivale al 40% dell’investimento e fino a 2,5 milioni di euro per macchine agricole che abbiano caratteristiche tali da rientrare nella categoria della tecnologia 4.0;
  • Equivale al 6% dell’investimento e fino a un massimo di 2 milioni di euro per tutte le macchine agricole rientranti in altre categorie.

Come richiederlo

Possono accedervi tutte le imprese agricole, anche individuali, site in Italia. Per gli investimenti con importi minori a 300.000 euro, è necessaria un’autocertificazione; per quelli superiori a 300.000 euro, è necessaria una perizia tecnica giurata. Il rimborso a rate inizia nel 2023 e si può accedere al contributo fino al 31 dicembre 2022. Scopri di più qui.

Nuova Sabatini

La Nuova Sabatini consiste in un contributo parziale che ha lo scopo di incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi ordinari e in tecnologia 4.0 ed è dedicata a tutti i settori produttivi. Per quanto riguarda l’agricoltura, sono state disposte le seguenti percentuali di risparmio sugli investimenti:

  • 7,7% per macchine agricole ordinarie;
  • 10% per macchine agricole di tecnologia 4.0;
  • 15,4% per macchine agricole di tecnologia 4.0 nelle piccole imprese site nel sud Italia.

Le macchine agricole dovranno essere nuove e il finanziamento dovrà avere una durata massima di cinque anni.

Come richiederlo

Alla propria banca andrà presentata la richiesta di finanziamento unitamente alla domanda di accesso al contributo con attestazione del possesso dei requisiti e della conformità degli investimenti. Scopri di più sulle modalità di presentazione della domanda di accesso.

N.B.: la domanda e la relativa approvazione devono essere presentate entro il 2022 e l’investimento dev’essere completato entro dodici mesi. Clicca qui per scaricare il modulo di domanda.

Credito del Mezzogiorno

Il Credito del Mezzogiorno è un altro frutto della Legge di Bilancio 2022, istituito per aiutare le imprese del mezzogiorno ed è cumulabile con la Nuova Sabatini. Consiste nella concessione di finanziamenti di diverso calibro:

  • 45% per le piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese.

Requisiti per accedervi

Per poter accedere al finanziamento, è necessario che le imprese siano situate in:

  • Campania
  • Puglia
  • Basilicata
  • Calabria
  • Sicilia
  • Abruzzo
  • Molise
  • Sardegna

I macchinari sui quali si intende investire devono incrementare attivamente la qualità delle attività dell’impresa, oltre a essere parte del ciclo produttivo dell’azienda. I beni usati non sono ammessi e il leasing è accettato solo se finalizzato al successivo acquisto del bene.

Come richiederlo

Per richiedere il contributo in questione, è necessario rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, presentando un modello di domanda in cui sono indicati i dati degli investimenti al bando. Successivamente, l’Agenzia delle Entrate effettuerà le verifiche relative all’idoneità dell’impresa, per poi trasmettere l’autorizzazione alla fruizione del credito. Approfondisci qui.